Cerca nel blog

lunedì 22 luglio 2013

Paura e forza

Ho una fottutissima paura.
Una ? Forse di più.
Tante.
Ma quella che mi opprime di più il petto è la paura di perderti.
Non so come, ci sono tante possibilità. 
La più probabile è che tu piano piano ti possa dimenticare di me, di quello che provi verso di me, e che possa innamorarti di qualcun altro. 
E non sono pronto, non sono preparato a questo. Odio le cose che non riesco a controllare. I sentimenti soprattutto. E soprattutto quelli degli altri. E ancora più soprattutto, i tuoi. Ho paura perchè non riesco a controllare e nemmeno a sapere quali sono i tuoi sentimenti. Posso solo fidarmi. E faccio fatica. Non perchè non mi fidi di te. Faccio fatica perchè non ho mai avuto fiducia in nessuno, nemmeno in me stesso. Ora riesco a fidarmi. Ma solo di te. E questa cosa è un problema perchè per quanto io possa fidarmi di te, tu sei una ragazza di 16 anni abbastanza minuta, e quindi molto vulnerabile. 
Ci sono anche tante cose per cui dovrei essere felice per te, solo che faccio fatica a riconoscerle. Perchè vengono sovrastate dalla paura. 
Ma ho deciso di essere abbastanza forte da superare questa paura. E attenderó il tuo ritorno con la speranza che non ti dimenticherai di me.

- Caos

lunedì 1 aprile 2013

Scusa

Ti amo 
Veramente 
Sono fatto così , sono pieno di paure, non capisco , me la prendo e rovino i momenti più belli.
Però dopo le incomprensioni è bello che si veda quelloche c è sotto, l'interesse che c'è a non perderti e la volontà di fartelo capire. Mi viene la lacrimuccia. E ora rido perchè non so scrivere. Si sono anche possessivo e non mi piace che qualcuno faccia le stesse cose che faccio io e non mi piace non finire cio che incomincio. Quindi lasciami finire.
Sto malissimo quando piangi, e ancora di piu quando piangi da sola. Piangi come se cio che ti sta intorno non potesse minimamente influire su di te, ti chiudi e non vuoi saperne. Io sono come te. So cosa si prova a sentire che qualcuno fa fatica a fidarsi di te. L'ho provato tante volte. Non avrei mai pensato che sarei finito io a far piangere te. La ragazza che amo e per cui darei tutto quello che ho. Lascerei il mondo intero per te. Non sprechiamo quello che c'è tra di noi in cazzate come quella di prima. Ti amo <3 
( ti ho pure dimostrato che scrivere mi aiuta tantissimo ;) sono imbranato e timido e mi impallo davanti alle persone, soprattutto nei momenti delicati e con persone a cui tengo )

Ho finito.

martedì 19 marzo 2013

Amo te

Sai che ho le fartalle nello stomaco ?
Non sai quanto ti amo. 
Non lo sai.   
E non so come spiegartelo. 
Perchè ti amo. 
E basta. 
Ma l Amore quello che lascia senza fiato. 
Quello che quando ci penso mi fa male il petto. 
Che vorrei soltanto usare tutto il tempo perso per costruire qualcosa con te. 
Solo con te. 
Che tutto quello che fai è superficiale se non c entri tu
Che non si puo spiegare quanto sia intenso con le parole perchè il pensiero umano , le emozioni , vanno oltre al dialogo. 
Che mi accorgo che tutto quello che faccio lo faccio solo perchè so di amare qualcuno. 
E quel qualcuno sei tu.
Tu.
Amo ogni cosa di te.
Come cammini,
come mi guardi,
 come ti arrabbi,
come mangi, 
come sorridi,
come parli. 
Non riesco a immaginare la mia vita senza di te. 
E il motivo è perchè ti amo.
Ti Amo.

- Caos

martedì 19 febbraio 2013

Noir


Noir

Sento qualcosa dentro di me che mi sta logorando l'anima ...
È forte il desiderio di farlo cessare, ma altrettanto forte è la paura di perderlo ...
Rimanere nella luce, o tornare nell'oscurità e lasciarsi tutto dietro ? 
Ho una possibilità sola, e non posso permettermi di sprecarla. 
Devo pensare. Riflettere. 
Ormai la mia vita è qui, ho trovato un posto dove stare, non sono più solo, o meglio non SIAMO più soli. Nell' oscurità, nel Noir, siamo solo noi. È un mondo piatto. Senza dimensione. Solo ombre. Senza alcun pensiero né forma. Tutti stanno qui, dove i mondi si fondono, ad aspettare me. Catapultati in una realtà che non è loro. Hanno dimensione. Aspettano solo che il Noir sia ripristinato.
Posso salvarli. Ma forse non è questo che voglio. In fondo, mi hanno creato solo problemi da quando sono qui. Meglio lasciarli a morire nelle loro nuove sembianze. D'altra parte le ombre li stanno massacrando. Poveri umani . Soccombono sotto le loro stesse paure. Provano a scappare, e muoiono soffocati da angoscia e dolore. Devo farlo. Aprirò un'altra volta il Noir, lo ripristinerò. E darò una seconda possibilità agli umani. Vedremo se avranno imparato qualcosa. 

- Caos

mercoledì 30 gennaio 2013

Vivi la vita



Vivi la vita

La vita è un'opportunità, coglila.

La vita è bellezza, ammirala.

La vita è beatitudine, assaporala.

La vita è un sogno, fanne una realtà.

La vita è una sfida, affrontala.

La vita è un dovere, compilo.

La vita è un gioco, giocalo.

La vita è preziosa, abbine cura.

La vita è una ricchezza, conservala.

La vita è amore, godine.

La vita è un mistero, scoprilo.

La vita è  promessa, adempila.

La vita è tristezza, superala.

La vita è un inno, cantalo.

La vita è una lotta, accettala.

La vita è un'avventura, rischiala.

La vita è felicità, meritala.

La vita è la vita, difendila.

- Cit. Madre Teresa

giovedì 24 gennaio 2013

Lentamente



"Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, 
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, 
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, 
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; 
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere
vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicita".


P. Neruda


mercoledì 23 gennaio 2013

Anime

Ospedale. Sala parto. Sarebbe nato entro la prossima ora. Doglie. Dopo ore di travaglio nacque. Era bellissimo. Era normale. La madre, affaticata, chiese il bimbo. Gli parlò all' orecchio. Nessuno capì ciò che aveva sussurrato. Dopo qualche istante si accasciò, priva di vita, nel letto. 

Fissava il soffitto della sua camera, in silenzio. Aveva 16 anni. Era sempre stato il ragazzo solitario che tutti evitavano. A scuola, ai gruppi. Non parlava mai. Era abituato a tutta quella solitudine. Ma quel giorno era successo qualcosa di strano. Qualcosa di inaspettato. Era sempre stato diverso dagli altri bambini. Quando qualcuno parlava con lui, egli fissava il vuoto sopra la testa di chi aveva di fronte. Si comportava in modo strano anche con i suoi coetanei. Non li prendeva in considerazione, parlava solo con quelli che lui riteneva degni di ascolto. Solo lui sapeva il motivo. Lui vedeva qualcosa che gli uomini normali non vedevano. Lui guardava oltre. Nell'anima.

- Caos